
Provi piacere nella vita reale?
Quando sentiamo parlare di tantra lo associamo più spesso alla sfera maschile, mentre invece è fondamentale anche per il piacere femminile.
Se sei una donna curiosa, intraprendente, coraggiosa e, soprattutto, hai voglia di conoscerti ed esplorarti a fondo, sei atterrata nel posto giusto.
Nel tantra le donne hanno sempre avuto un ruolo fondamentale: erano le uniche a poter iniziare qualcun altro a questa disciplina, gli uomini non potevano farlo; inoltre nel tantra il principio femminile viene coltivato e venerato, proprio perché considerato qualcosa di sacro e fondamentale per avere accesso al divino.
Andiamo al sodo: il tantra aiuta le donne? Se sì, in che modo?
In questo articolo voglio parlare di 3 elementi importanti per riuscire a vivere in connessione con il nostro piacere, spiegando anche alcuni strumenti che usiamo nel tantra.
1) Liberati dalla vergogna
Fisrt things first!
Tutti noi (uomini e donne), per varie ragioni, abbiamo ricevuto un’educazione refrattaria riguardo al piacere in generale, non solo sessuale. Questo atteggiamento mentale nei confronti della nostra vita intima ha delle ripercussioni sia a livello fisico che mentale.
Ci fa sentire inadeguate
Oltre a farci sentire inadeguate, ci impedisce di approfondire la conoscenza di noi stesse e del “potere” che tale consapevolezza può farci ottenere sul nostro corpo, quindi sulla nostra persona.
Noi donne, in special modo, tendiamo ad essere più trattenute, soprattutto per l’educazione che abbiamo ricevuto, non solo in famiglia, anche dalla società, nell’ambiente scolastico e in molti altri campi e settori.
Abbiamo una libertà per la quale non veniamo educate
La maggior parte di noi ha avuto madri e nonne che non avevano la libertà di cui disponiamo oggi. Di conseguenza abbiamo ereditato un’educazione al piacere molto limitata e miope, però abbiamo molti strumenti a nostra disposizione per cambiare questa condizione. Io credo sia una questione di evoluzione personale, di crescita e maturità.
Come affrancarci?
Tutte noi abbiamo delle credenze sul sesso, prova a fare una lista (non troppo lunga né troppo breve), butta giù 4/5 parole/pensieri che ti vengono in mente a riguardo.
Le credenze non sono i nostri valori, tantomeno le nostre necessità.
Quando parlo di credenze mi riferisco più ai pregiudizi, ai (falsi) miti, insomma a delle false credenze che possiamo avere coltivato con il passare del tempo. Chiaramente questo piccolo esercizio richiede onestà da parte tua. Quindi non barare!
Magari puoi chiedere a un’amica o al/alla tua partner, qualcuno che ti conosce bene e con cui parli liberamente di questi temi.
Ora che hai la tua lista in mano, riflettici, pondera come un segugio in cerca di funghi…
Fatti delle domande, quelle giuste!
Spesso la vergogna è legata all’aspetto fisico
La relazione che abbiamo con il nostro corpo è F O N D A M E N T A L E, ovviamente sarà meno facile avere una buona connessione con il nostro piacere se abbiamo una pessima connessione con il nostro fisico!
Coltiva l’amore per il tuo corpo: prenditi cura di te stessa, mettiti la crema dopo la doccia, vai dal parrucchiere, fatti una manicure, compra vestiti che enfatizzino i lati che più ti piacciono del tuo corpo, che enfatizzini i tuoi punti di forza. Se credi di non averne, bè amica, abbiamo un problema!
Prendersi cura di sé vuol dire prendersi carico della propria persona, in tutti i sensi. Significa “portarsi con sé” in qualsiasi cosa si stia facendo. Tanto a livello mentale (psichico), quanto fisico. Senza dubbio partire da quest’ultimo credo sia più “facile” e intelligente.
“Assumere che stare bene e prendersi cura del proprio appagamento funzioni di più e meglio come premessa, invece che come risultato”
Parti dal presupposto di piacere a te stessa in primis e, ovviamente, metti in atto azioni che ti portino verso un’appagamento della tua immagine e di come appari. Quando inizierai a sentirti comoda e bene nel corpo che hai, vedrai che la lente attraverso la quale guardi il mondo cambierà colore.
Questo chiaramente non significa che dobbiamo aderire ai canoni estetici che la società ci impone, tutt’altro. Si tratta di fare esattamente il contrario: piacerCI a prescindere da ciò che la comunità ci impone, andando oltre ciò che è comunemente accettato.
La bellezza è qualcosa di soggettivo innanzitutto.
“Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace”
Questa “sensazione” credo sia difficile emanarla ed esprimerla senza prima aver imparato a piacersi e amarsi.
So che non è facile fare ciò di cui parlo, chiaramente viviamo in una società che si basa su degli stereotipi, però possiamo evitare che anche la nostra mente lo sia.
Tantra e piacere femminile
Nel tantra si hanno pochi scopi (per come li intendiamo noi occidentali), sicuramente l’amore per sé e la cura di sé (a 360°) è uno di questi. Infatti il corpo viene considerato un vero e proprio tempio, non lo si nega, né si mortifica, lo si utilizza come mezzo di espressione e come portale per evolverci.
2) Verbalizzare il piacere femminile
Questa è una delle mie tematiche preferite, perché spesso provavo vergogna a dare voce al mio piacere, mi sentivo giudicata e probabilmente lo ero. Con il tantra ho imparato liberarmi da questo timore, piano piano ho iniziato a preoccuparmi meno di come potessi apparire e di cosa potessero pensare le altre persone. Da quel momento ho iniziato a godermi di più il momento, l’attimo. Riuscivo ad entrare nel flusso, a instaurare una connessione totale con me stessa e con l’altra persona; liberando la mente dalle preoccupazioni ho creato spazio per l’ascolto.
In tutta onesta, non c’è un “metodo”, una “tecnica” per farlo, è più una questione di abitudine. Per questo motivo non sprecherò le prossime righe spiegandoti come fare, preferisco parlarti del perché sia così importante.
Forse lo sai già, forse ci hai già fatto caso…nell’intimità la voce, il suono, le parole, sono un forte strumento…
Perché la voce ha questo potere?
La voce ha la capacità di eccitarci.
Quando dai voce a ciò che provi, il tuo piacere (e quello dell’altra persona) aumenta, il tantra usa questo meccanismo in vari modi. Per esempio nel massaggio tantra: infatti la persona ricevente è chiamata a verbalizzare, buttare fuori, emettere un suono tramite la voce. Questo si dovrebbe fare anche quando siamo in intimità con noi stesse, quando pratichiamo l’autoerotismo.
Vishudda chakra e sesso orale
Un altro punto chiave legato alla voce e al piacere femminile nel tantra è la gola. Punto in cui si trova il quinto chakra: Vishudda. Un chakra forte, potente, pieno di esoterismo e di saggezza. Sarebbe ottima abitudine includere delle asana che lavorino su questo chakra (tanto nel suo aspetto yin quanto in quello yang), nella pratica quotidiana di yoga o meditazione, per chi la fa.
Infatti sempre vishudda è il chakra stimolato durante la fellatio. Può sembrare un collegamento azzardato, ma non lo è: durante il sesso orare si crea un cerchio tra il quinto e il primo chakra, è un circuito chiuso che genera un’energia di coppia molto forte.
L’espressività nel piacere femminile
Arrivate a questo punto credo sia già abbastanza chiaro dove voglio andare a parare: più ti esprimi più piacevole e ricca sarà la tua vita intima.
Nel tantra parliamo di piacere femminile e maschile, perché abbiamo due risposte diverse al piacere (qua c’è un post instagram). Ciò che però non cambia è l’aumento dell’eccitazione quando abbiamo una/un partner partecipe, che gode insieme a noi di ciò che stiamo facendo, di come ci stiamo sentendo e di ciò che stiamo provando.
Se ti esprimi godi di più
Allo stesso modo vale anche quando siamo da sole, guardarsi ed eccitarsi, godere di noi stesse e della nostra espressione di godimento non è un reato, anzi, è un ottimo esercizio che ti invito a fare.
Come in tutte le cose belle e che funzionano, che ci fanno evolvere, migliorare, crescere, inizialmente non sarà facilissimo. Chiaramente ti sentirai strana, o a disagio, vai avanti comunque. I cambiamenti non si ottengono solo facendo ciò che ci viene semplice!
3) Fare fluire l’energia
La nostra sessualità si esprime a livello di energia, esattamente come le nostre emozioni. In particolare l’energia sessuale risiede in Svadisthana (II chakra), mentre la nostra energia vitale parte da Muladhara (I chakra), centro di vitalità, stabilità e radicamento. Entrambe si localizzano nella zona delle anche e del bacino, anche per questo la mobilità di questa zona è fondamentale.
Il movimento è fonte di energia
Questo vale in generale per tutto il copro e per la mente, ovviamente anche per la nostra energia sessuale!
Se ci pensi, la maggior parte delle volte quando vai dal medico, o qualsiasi professionista della salute, ciò che ti verrà detto con più frequenza è che il corpo ha bisogno di movimento. per scongiurare ogni tipo di acciacco, infortunio, per mantenerlo in salute va utilizzato. Come? Attraverso il movimento! Questo non solo per renderlo più forte, bensì per “educarlo” ad assumere un’igiene posturale e far sì che sia in grado di svolgere correttamente anche movimenti quotidiani basici.
Muovi le anche per smuovere la tua energia sessuale
Questo discorso vale anche per l’energia sessuale. Muovere le anche (chiaramente in modo naturale) durante l’eccitamento ci aiuta a far fluire l’energia che ristagna lungo la colonna, nei chakra.
Oltre a questo, il movimento del bacino aiuta anche ad aumentare il piacere perché genera un cambio di posizione. Chiaramente se siamo abituate a tenere il bacino fermo quando pratichiamo autoerotismo, quando balliamo, quando camminiamo, quando facciamo l’hula hoop, lo terremo statico anche durante un rapporto.
NB: muovere il bacino, non vuol dire muovere la schiena: sono due parti del corpo diverse…
Osservati mentre ti muovi, mentre balli, mentre cammini, in generale, nota come muovi il bacino e prova a includere anche dei movimenti di bacino quando sei in intimità con te stessa o in compagnia.
Questo era l’ultimo di alcune chicche che si usano e si sviluppano nel tantra, per riuscire a viverci meglio la nostra intimità, da sole o in compagnia.
Fammi sapere se ti butterai nel provarle!