Massaggio tantra: come eseguirlo ad hoc

Molte persone mi chiedono di insegnare loro il massaggio tantra, sia donne sia uomini. Incuriosisce perché, effettivamente, è un’esperienza meravigliosa, ma nonostante quello che potresti pensare, non è cosi scontato imparare a farlo bene. Le caratteristiche necessarie, per svolgerlo al meglio, oltre che tecniche sono soprattutto immaginative, empatiche e spirituali. Sì, lo so, suona strano, ti garantisco che alla fine dell’articolo capirai perfettamente cosa intendo.

Direi, per iniziare, che siano almeno 3 le basi fondamentali per una buona performance

Le mani

Il tocco è tutto!

Qui potremmo iniziare un discorso lunghissimo, per non tediarti andrò dritta al punto. Come tocchi? quanta importanza dai al tuo tatto? Certo, è chiaro, le mani le usiamo sempre. Mi riferisco più alle volte nelle quali hai scelto di guardare (e basta), piuttosto che toccare direttamente con mano qualcosa.

Per esempio, quante volte ti capita di andare in giro per negozi e scegliere un capo solo guardandolo? Senza toccarlo, né accarezzarlo? Io amo i tessuti e le stoffe, le tocco sempre, ho bisogno di percepirne la “sofficezza”, prima di comprarle. Insomma, per me le mani sono un vero e proprio metro di misura.

Quanta importanza dai alle tue mani? come le usi? quanto spazio dai loro nella tua vita quotidiana (al di là delle mansioni ovvie e scontate) ?

Te lo sei mai chiesto?

Possono sembrare quesiti stupidi ma, se vuoi essere un/una PRO nel massaggio tantra, è fondamentale che tu sia consapevole del tuo tocco. A mio avviso tutti, indipendentemente dal lavoro che svolgiamo, dovremmo dare più importanza al senso tattile, ci fornisce molte informazioni. Basta pensare allo spazio immenso che le mani hanno nella rappresentazione del nostro corpo, sulla corteccia cerebrale, il così detto “Homuncolus. Occupano uno spazio immenso.

Per non parlare delle assicurazioni che facciamo noi professionisti “manuali”, dal fisioterapista, all’osteopatia, massaggiatori, chiropratici, chirurghi, pittrici, musiciste, scultrici ecc ecc ecc…Insomma le mani hanno un valore, ti garantisco che possono essere uno strumento più che valido, se si impara a conoscerlo e usarlo. Come ultima cosa, non meno importante, la scienza a dimostrato ampiamente quanto attraverso il contatto si riescano a innescare meccanismi emotivi forti, che la vista (il più usato e, secondo me, il più sopravvalutato dei cinque sensi).

Ora ti starai chiedendo da dove iniziare. No Panic! Basta chiudere gli occhi e sentire, con le mani.

Nel massaggio è proprio questo ciò che avviene, o meglio, questo è ciò che dovrebbe avvenire. Devi usare le mani come se stessi mappando l’altro corpo, cercando di percepirne ogni singola caratteristica, senza usare la vista: ora i tuoi occhi sono le dita delle mani. Il segreto è entrare nell’altro corpo attraverso le tue mani, loro ti permetteranno di accedere e parlare con quel corpo.

Il respiro

Il respiro è la base di tutto, anche del massaggio tantra.

Se non respiri non percepisci, non senti. Se non percepisci non comunichi con l’altro corpo. Ormai oggi, nel 2022, sappiamo tutti quanto sia fondamentale imparare a respirare bene. Per controllare l’ansia, per rimanere presenti e connessi con noi stesse e con ciò che ci circonda. Anche se spesso, quando sento parlare di respiro/respirazione, mi sembra che il punto ancora sfugga: ok, è importante imparare a respirare, recuperare la respirazione diaframmatica, respirare profondamente. Ma, qual è lo scopo? cioè, in fin dei conti, se non ho l’ansia, a cosa mi serve imparare (o ri-imparare) a respirare?

Serve a staccare la mente.

Direi non è una cosa da poco, che ne pensi? Sì, scommetto tu sia d’accordo con me. Trovami una persona che non abbia la mente che le frulli a mille, anzi, anche a diecimila giri al secondo, di questi tempi. Proprio per questo si rivela essere uno strumento così prezioso, inoltre è nostro, fa già parte del nostro essere, e ciò lo rende ancora più potente. Piuttosto che scaricare un’applicazione o comprare un corso online, cerchiamo di imparare ad usare lo strumento per cui abbiamo un corpo e una fisiologia già perfetti e incorporati in noi stesse e noi stessi: il respiro.

Quando ho iniziato a studiare anatomia umana, fisiologia e neuroanatomia, scoprire la connessione che c’è tra il respiro e il nostro cervello mi ha meravigliata.

Quando respiriamo con il diaframma attiviamo il sistema parasimpatico, il quale regola le funzioni somato/viscero-sensitive. Quindi ci fa “uscire” dallo stato di allarme tipico del sistema simpatico, il quale regola, lo stato di “attacco o fuga” (fight or flight), nel quale siamo costantemente. Questo è il motivo per cui, respirare in modo consapevole e corretto, ci fa stare così bene. Oltre alle molte influenze che ha sul sistema muscoloscheletrico, in generale, ma di questo parlerò in un altro articolo.

Non c’è tantra senza respiro!

Tornando al massaggio tantra e al respiro: qual è la connessione? Il punto è che non si tratta né di un massaggio decontratturante, né di un massaggio drenante. Stiamo parlando quasi più di un rituale che di un vero e proprio trattamento, quindi la chiave è entrare in connessione con sé per connettersi con l’altra persona, per fare questo è necessario liberare la testa, mantenere il focus sull’altro e ascoltare ciò che quel corpo ha da dirci, senza distrarci, senza pensare alla spesa da fare tornando a casa o al clima che c’è fuori. Connessione! L’unico modo per riuscirci è il respiro.

Non ti chiedo di diventare la massima esperta di apnea, né il miglior esperto di respirazione. Però le basi possiamo farcele tutti, non abbiamo più scuse per continuare a trascurare questo aspetto. Quindi inizia ad essere consapevole del tuo respiro, se usi soprattutto il torace o anche la pancia? Ci hai mai fatto caso?

Come respiri?

Osservati e se vuoi migliorare o cambiare qualcosa, basta poco: metti una mano sull’ombelico e una sul cuore, prova a muovere la mano che hai sul petto, respirando solo con il torace. Ora prova invece a respirare solo con il diaframma, muovendo la pancia e di conseguenza la mano che poggia sul tuo ombelico. Questo passaggio potrebbe richiedere un po’ più di tempo.

Adesso prova a unire i due movimenti: respira pienamente con il diaframma, gonfiando la pancia e termina il respiro gonfiando anche il torce. In questo modo farai un respiro profondo e completo, mi raccomando riempi il torace solo dopo aver riempito completamente il diaframma.

Prova a fare questo esercizio 5 minuti la sera e al mattino, puoi farli anche stando a letto.

Quando svolgi il massaggio tantra è fondamentale mantenere una respirazione diaframmatica, visualizzare il respiro come fosse una meditazione. Questo dovrebbe essere il primo elemento da acquisire se vuoi entrare in connessione con la persona ricevente, perché è ciò che ti permetterà di entrare in connessione profonda te stessa/te stesso, svuotando la mente da ogni pensiero, preoccupazione e giudizio.

L’ego

A questo punto avrai già capito quanto lo stato della tua mente sia importante. Una mente agitata viene percepita subito, perché durante il massaggio tantra, anche se non si parla, ci si dice moltissime cose. Tanto quanto tu ricevi, riceve anche l’altra persona, è uno costante scambio di informazioni, senza dialogo verbale. Come già detto sopra, lo strumento migliore per tenere a bada la nostra mente è la respirazione.

C’è però un altro elemento, non così facile da gestire, che riguarda la mente umana. Nel Tantra Yoga lavoriamo moltissimo su questo aspetto, perché è forse l’elemento principale che ci impedisce di raggiungere quel senso di pace con noi stesse e con il mondo. Parlo dell’ego, inteso come senso di identificazione e attaccamento nei confronti di Q U A L S I A S I cosa.

Durante il massaggio tantra il focus va mantenuto sull’altra persona, su chi riceve, chi svolge il massaggio si deve mettere in secondo piano. In quel momento il giver (chi fa il massaggio) non è altro che un canale.

Lo scopo è far vivere l’esperienza all’altra persona e aiutarla, chissà, a tirar fuori qualcosa di sé che fa fatica a trovare espressione. O, magari, farle vivere un’esperienza di cura e di amore incondizionato, piuttosto che aiutarla a riconnettersi con la propria sfera intima.

Qualunque sia il motivo che l’altra persona porta in sé va rispettato e onorato, anche se non ce ne parla. Questo vale anche se la persona in questione è il tuo partner o la tua partner, il massaggio tantra più essere molto potente, soprattutto se svolto bene e con profondità, quindi non sai mai cosa può liberare e scatenare.

In conclusione, il tuo interesse personale non deve esistere se vuoi fare un vero massaggio tantra. Devi liberarti da ogni aspettativa, perché il centro è l’altro, non sei tu! Nel tantra il registro comunicativo cambia: si passa ad un livello più sensitivo, intuitivo, meno materico. Quindi non c’è bisogno che le persone ti conoscano o sappiano qualcosa di te per percepire un ego ingombrante e scomodo. Anche se magari non saranno grado di individuare la causa, si sentiranno scomode; percepiranno un senso di inadeguatezza, che non gli farà apprezzare il massaggio.

Che tu sia un amateur o una/un professionista, ricordati di questo aspetto:

non fare mai un massaggio tantra per nutrire il tuo ego, o per ottenere qualcosa.

Se sei arrivata/arrivato fino a qui ora avrai gli elementi necessari per fare un’ottima figura. Ci sono molte altre cose da dire a riguardo, presto scriverò un altro articolo, con dei consigli più tecnici e pratici.

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